FARFALLE D’ITALIA E D’EUROPA (regione paleartica)
Le farfalle popolano tutte le terre emerse e ogni specie occupa all’interno di esse una precisa area geografica detta areale. Le dimensioni di questi areali possono essere variabilissime: da pochi kmq di un rilievo montuoso all’intera superficie delle terre emerse. In quest’ultimo caso le specie vengono dette cosmopolite mentre quelle caratteristiche di una determinata zona sono chiamate endemiche. Oltre che da fattori ambientali o climatici l’areale di una specie dipende anche dalla sua capacità di colonizzazione. Le farfalle, essendo buoni volatori, sono dotate di una buona capacità di dispersione: le farfalle migratrici, ad esempio, possono coprire distanze di molte centinaia di chilometri. Anche l’uomo contribuisce spesso all’ampliamento degli areali, trasportando farfalle da un luogo all’altro sia di proposito che inavvertitamente.
Le terre emerse sono state suddivise dagli zoologi in grandi unità territoriali, chiamate regioni faunistiche o zoogeografiche. Queste regioni (paleartica, neartica, paleotropicale, neotropicale, indomalese e australiana) sono per lo più delimitate da barriere geografiche come oceani, catene montuose o deserti e comprendono forme in massima parte caratteristiche di queste aree.
La regione paleartica comprende: l’Europa, l’Africa a nord del Sahara e l’Asia centrosettentrionale.
Tra i lepidotteri Ropaloceri più conosciuti e diffusi troviamo:
Pieridi:: Leptidea morsei, Pieris napi, Anthocaris cardamines, Gonepteryx rhamni;
Ninfalidi: Argynnis phaphia, Apatura ilia, Limenitis camilla, Limenitis populi, Mesoacidalia aglaja, Araschnia levana;
Licenidi: Lycaena phlaeas, Celastrina argiolus;
Satiridi: Lopinga achine, Erebia ligea, ecc.